Mercoledì 28 agosto, oltre cinquecento persone hanno partecipato all’assemblea cittadina in via dei Sabelli a San Lorenzo, nonostante la militarizzazione del quartiere ordinata dalla Questura.
L’assemblea, convocata in seguito allo sgombero delle Ex-Fonderie Bastianelli, ha lanciato un corteo cittadino sabato 7 settembre a San Lorenzo, con l’obbiettivo di riappropriarsi di uno spazio ingiustamente sgomberato.
L’assemblea è stata ampiamente partecipata dagli abitanti del quartiere, dagli studenti, dai precari, e dai percorsi che erano nati o avevano attraversato lo spazio di Communia, nonostante l’ondata repressiva abbattutasi sui movimenti sociali, a Roma come in tutt’Italia.
Piena solidarietà e complicità sono state dimostrate a tutti e tutte coloro che in questi giorni sono stati colpiti da denunce e provvedimenti giudiziari mirati a criminalizzare l’opposizione sociale in qualsiasi forma essa si manifesti.
L’assemblea si è quindi spostata per le strade del quartiere rilanciando il corteo del 7 e chiedendo a gran voce rispetto per San Lorenzo, concludendosi in piazza dei Sanniti, di fronte al Cinema Palazzo.
Gli abitanti del quartiere, i precari, gli studenti, le strutture dell’opposizione sociale romana che hanno animato l’assemblea hanno ribadito l’importanza dei progetti, dei servizi e degli spazi ospitati a Communia e di cui si sente la necessità a San Lorenzo e in tutta Roma.
San Lorenzo non ha bisogno di 54 mini-appartamenti di lusso utili solo a chi vuole speculare. Tutta Roma ha invece bisogno di un piano di edilizia popolare che garantisca la casa a tutti e a tutte. Alle parole, la nuova giunta comunale deve far seguire i fatti. Serve una moratoria del rilascio di ogni licenza edilizia a San Lorenzo, che blocchi gli ennesimi progetti speculativi su questo quartiere, finché non venga prodotto dal comune uno strumento urbanistico unitario di recupero urbano, che inverta la rotta rispetto alle politiche di cementificazione selvaggia degli ultimi anni.
Le istituzioni riconoscano lo stabile delle Ex Fonderie Bastianelli come patrimonio culturale di questa città, garantendo che venga utilizzato di conseguenza, seguendo il processo di partecipazione che Communia ha messo in atto, promuovendo l’acquisizione e il recupero dell’edificio, come richiesto dagli occupanti, dal quartiere e dalle realtà e associazioni che animano la Libera Repubblica di San Lorenzo.
Rilanciamo la mobilitazione nel quartiere per i prossimi giorni, fino al corteo cittadino del 7 settembre. Torniamo subito!
#CommuniaResiste