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#torniamosubito – mercoledì 28 agosto assemblea – ore 18.00 #communiaresiste

Lo Spazio di Mutuo Soccorso Communia da mesi costruisce percorsi di resistenza ed autorganizzazione nel quartiere di San Lorenzo. Offre servizi e promuove la libera cultura. Il 16 agosto, in una Roma deserta, la questura su pressione della magistratura e nel silenzio della politica, ha sgomberato l’occupazione delle ex Fonderie Bastianelli. L’inagibilità dell’edificio è un pretesto già smentito da perizie ufficiali. In realtà l’intervento è volto a tutelare gli interessi speculativi della Sabelli Trading che contro la volontà dell’intero quartiere vuole costruire l’ennesimo palazzo in un territorio ormai saturo che non ha bisogno di cemento ma di servizi per anziani, studenti, precari e residenti colpiti dalla crisi. Non sarà uno sgombero a fermare il nostro progetto! Insieme alle realtà del quartiere, ai movimenti per il diritto all’abitare, i movimenti a tuttela dei beni comuni e a tutti i soggetti che praticano l’autorganizzazione nella città, vogliamo proseguire nel nostro percorso e fermare la cementificazione di Roma:

ASSEMBLEA – 28 agosto ore 18.00 – via dei Sabelli 102

communiaAssemblea

Dopo lo sgombero Communia rilancia

Da Roma Repubblica:  /  /

San Lorenzo stamattina è stata blindata dalla polizia per poter sgombrare il centro “Communia”, occupato lo scorso aprile. Un’operazione in grande stile, con la Celere che ha proceduto al fermo di sette occupanti, portati nel vicino commissariato del Verano. Lo sgombero era stato, di fatto, annunciato nei giorni scorsi quando un vertice presso la Procura di Roma aveva fatto trapelare la “linea” nei confronti delle numerose occupazioni della capitale: sgomberi e nessuna tolleranza. Questo, ovviamente, nonostante l’emergenza abitativa e nonostante luoghi come quello di Communia avessero restituito al quartiere un edificio, altrimenti consacrato alla speculazione edilizia.

Allle ex Fonderie Bastianelli, infatti, i giovani avevano allestito moltissime iniziative: ina sala studio, alloggi, mensa, lo spazio per sport popolare, sportelli di consulenza legale e psicologica. Tutto questo sembra non essere gradito né alla Questura né alla giunta Marino che non ha fatto nulla per evitare lo sgombero. La decisione, poi, di procedere “manu militari” la mattina del 16 agosto la dice lunga sull’insofferenza nei confronti di forme di protagonismo e vitalità giovanile.
Nel pomeriggio, presso l’ex cinema Palazzo, si è svolta un’affollata assemblea cittadina che ha espresso la piena solidarietà agli occupanti. “Se pensano che staremo tranquilli si sbagliano di grosso, non ci accontentiamo di fare somme, riconquisteremo tutti gli spazi” hanno spiegato Noemi e Luciano raccontando un particolare indicativo del clima in cui è stata deciso lo sgombero: “Mentre venivamo fatti uscire dalla polizia, entravano gli operai della ditta, con vigilantes al seguito, che hanno cominciato a rompere tutto, rendendo davvero inagibile l’edificio”. La questione dell’inagibilità, infatti, è quella che finora è stata sbandierata per mettere su strada l’esperienza sociale più in vista dell’ultimo anno. “È una questione politica, non un problema di ordine pubblico” dicono quelli di Communia e puntano il dito contro la giunta Marino che “con questo silenzio è complice dello sgombero”. “La questione è capire da che parte stare: per il sindaco è illegale chi strappa e conquista diritti o chi specula?” è la domanda rivolta all’amministrazione. Solidarietà è stata espressa dal secondo Municipio di Roma che finora aveva cercato una soluzione negoziata tra occupanti e proprietà mentre sul fronte politico va registrata la dichiarazione del consigliere comunale di Sel, Gianluca Peciola. Il problema degli orientamenti che assumerà il Comune di Roma, però, resta tutto in piedi e anche per questo l’assemblea di ieri si è conclusa convocandone un’altra, cittadina, sempre a San Lorenzo “contro sgomberi ed emergenza abitativa” il 28 agosto. Al termine dell’assemblea del cinema Palazzo, infine, si è svolto un corteo per le vie di San Lorenzo che si è concluso sotto i cancelli, chiusi, di Communia. Che continua a resistere.

A San Lorenzo Communia sgomberata. Non è uno sgombero che fermerà il nostro progetto!

16 Agosto 2013

 

sgomberoIn una Roma deserta, stamattina verso le 9 i blindati della celere sono arrivati in Via dei Sabelli 102. La polizia ha sgomberato le Ex Fonderie Bastianelli dietro le pressioni del magistrato che ha voluto anche l’identificazione degli occupanti che erano all’interno di Communia. Occupanti che sono stati portati nel commissariato di San Lorenzo.

 

In seguito alla segnalazione fatta all’amministrazione municipale dagli occupanti di Communia, sono stati messi in sicurezza pochi giorni fa i marciapiedi corrispondenti alle ex-Fonderie Bastianelli. L’argomentazione della presunta inagibilitá delle ex-Fonderie, agitata strumentalmente dalla proprietá per ottenerne lo sgombero, perde quindi ogni consistenza. Eppure stamattina la polizia è arrivata a Communia.

 

Hanno pensato che con uno sgombero estivo potessero fermarci, ma il progetto di Communia che abbiamo costruito in questi mesi con tutto il quartiere di San Lorenzo non si arresta. La scuola popolare, lo sport, gli sportelli di assistenza gratuita, le mostre e le iniziative ritorneranno a San Lorenzo.

 

Non è uno sgombero che fermerà il nostro progetto

 

Oggi assemblea e conferenza stampa alle 16 in Piazza dei Sanniti.

 

#CommuniaResiste

 

 

per info

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Comunicato in solidarietà con Marta e con il movimento NoTav!

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Roma, 31.07.2013

Come giuriste e avvocate siamo accanto a Marta – e a tutte le Marta – perché vicino alle donne e con le donne lottiamo per la nostra dignità e libertà.

Con i nostri occhi, attraverso la lente del diritto leggiamo una realtà fatta di donne che con coraggio resistono affinchè i propri territori non vengano saccheggiati e distrutti. Una realtà dove i poteri dello Stato si autolegittimano attraverso la militarizzazione dei territori, l’uso della violenza e dell’intimidazione.

Come operatrici del diritto, conosciamo bene i segni sul corpo e sul volto delle “Resistenti”. Ed abbiamo imparato a riconoscere l’ipocrisia del sistema per cui ad un volto contuso corrisponde la frattura di un qualche dito di agente, con tanto di imputazione per resistenza e lesione.

Sappiamo bene che se gli uomini vengono epitetati come “bastardi o terroristi” alle donne non manca l’extra: “cagna, puttana” e, perché no, una molestia sessuale ci scappa sempre.

Siamo al fianco di Marta, perché è il nostro posto, ma soprattutto perchè condanniamo fermamente tutte le le reazioni maciste, sessiste, retrive e volgari che si innescano di fronte alla denuncia di una violenza di genere operata dalla polizia.

Come donne giuriste e avvocate conosciamo bene l’insidia dell’uso strumentale e “politico” del diritto. Lo verifichiamo ogni volta, in ogni processo in cui i rapporti sociali e di genere, si impongono.

Verifichiamo quotidianamente come gli strumenti del diritto vengano utilizzati per reprimere i movimenti sociali o le lotte territoriali per la salvaguardia delle popolazioni contro le nocività.

Da ultimo, questi giorni, è caduta sul movimento NO TAV una saetta: l’imputazione di attentato a scopo eversivo.

Ci chiediamo quale eversione è possibile leggere, quando uno Stato (attraverso tutte le sue rappresentazioni) si comporta da conquistatore, imponendo le proprie decisioni con la forza e la violenza. Uno Stato completamente sordo alle richieste della popolazione, e che si impone attraverso collaudati strumenti di Repressione, Intimidazione, Denigrazione: dal manganello all’articolo sulla testata nazionale.

Ci battiamo affinchè il diritto non sia uno strumento per sostenere il potere e gli interessi di pochi.

Ci battiamo ogni giorno perchè l’inviolabilità dei nostri corpi e delle nostre menti sia il principio cardine della vita associata.

Invitiamo tutte a sostenere la campagna Senonconmartaquando.Se toccano una, toccano tutte.

Al fianco di Marta e della Val Susa!

 

Ass. “Donne diritti e giustizia”

Antonia Di Maggio, Caterina Calia, Carmen Crispino,Carmela Lavorato, Francesca Biasillo, Francesca De Prosperis, Giovanna Lombardi, Giuseppina Massaiu, Ivonne Panfilo, Liliana Marcantonio, Ludovica Formoso, Maria D’Addabbo, Michelina Stefania, Simonetta Crisci, Tatiana Montella.

La cultura non è di proprietà! – Solidarietà a RiMake-ex Cinema Maestoso Recuperato sgomberato

rimakeStamattina ci siamo svegliati con la notizia dello sgombero a Milano dell’ex Cinema Maestoso, occupato, riaperto e recuperato lo scorso 18 giugno dal degrado e dall’abbandono cui, a quanto pare, le pubbliche autorità lo vogliono definitivamente condannare.Con il solito spropositato spiegamento di forze, con la solita arroganza, con la solita ignoranza si cerca di spazzare più di un mese di attività culturali e sociali con cui il Maestoso aveva ripreso nuova vita; ci si illude che a spezzarsi sia la voglia di resistere alla crisi, di rispondere all’attacco della speculazione, di contrattaccare e ribaltare la logica del profitto.

Dalle ex Fonderie Occupate a San Lorenzo esprimiamo tutta la nostra complicità alle ragazze e ai ragazzi di RiMake, certi che quella di oggi è solo un’interruzione, un intermezzo certo fastidioso, allo spettacolo che da più di un mese va in scena in un cinema recuperato e riaperto grazie alle forze di chi all’attacco della crisi proprio non vuole cedere.

Solidarietà e complicità con RiMake-ex Cinema Maestoso Recuperato.

Le idee non si sgomberano – La cultura non è di proprietà!

Omnia Sunt Communia – Ex Fonderie Occupate Roma San Lorenzo
Clicca qui di seguito per guardare le foto:  Continua a leggere

Libera! La prima canzone ispirata a “La Libera Repubblica di San Lorenzo”


Non credere che occorra essere tristi per essere militanti, per quanto sia abominevole ciò che si combatte. E’ la connessione del desiderio con la realtà che possiede forza rivoluzionaria

La presentazione dal del Nuovo Cinema Palazzo:

Il video di Libera dei , realizzato da Mezcla Prod, è stato presentato lo scorso venerdì 14 in occasione della prima giornata di BET, l’ormai tradizionale torneo di briscola e tresette che il Nuovo Cinema Palazzo organizza ogni anno per rispondere in maniera ludica e divertente al gioco d’azzardo.

La professionalità e l’esperienza del collettivo Mezcla, unita alla travolgente musica dei The Club, ha intrecciato gli sguardi con tutte le realtà di San Lorenzo e non solo, dando vita ad un video che riesce ad andare oltre il suo essere opera audiovisiva.

Non ci sono attori professionisti, non ci sono comparse: ci sei tu, ci sono io, ci siamo noi. C’è la signora Adele e il Nuovo Cinema Palazzo, ci sono i ragazzi di Communia e i parrucchieri, c’è il Grande Cocomero, c’è il Teatro Valle, c’è Remo, ci sono gli scorci di un quartiere spesso maltrattato e una moltitudine di volti con le loro storie autentiche e i loro sorrisi.

Una forma di produzione ‘dal basso’ che è però tutt’altro che bassa! Perché è mossa dalle grandi capacità diMezcla Prod, dal coinvolgente entusiasmo ritrmico dei The Club Swing Band  e dalla grande forza vitale che solo le relazioni umane sanno sprigionare.

 

Lo fai tu?

Una frase ricorrente, un ritornello, un modo di fare le cose. Un modo di dividersi i compiti, un modo di parlare, discutere, mettersi d’accordo. Una frase che a San Lorenzo si sente spesso perché le cose da fare sono tante. Una frase che è diventata un modo di lottare, e di stare insieme. La Libera Repubblica di San Lorenzo è nata per fare le cose che nessuno può fare al nostro posto, e per disfarne altre. Gli unici manifesti che davvero riescono a colorare le strade di questo quartiere sono quelli che lanciano appuntamenti in cui accadrà esattamente questo, lottare, stando insieme.

Nessuno Zio Sam con il dito puntato per racimolare voti in cambio dei soliti favori: questo si sono detti i cittadini della Libera Repubblica quando attorno ad un tavolo hanno scritto una costituente in cui stavano i progetti, i desideri, i sorrisi e il tempo di chi attraversa, vive, lavora, e ama questo quartiere. Troppe prepotenze sui nostri desideri, troppi piani strampalati e progetti assurdi che vorrebbero speculare sulle strade, le piazze, le case di questo quartiere, che spremono altri metri quadri su cui guadagnare, con affitti troppo alti per studenti, negozianti, abitanti e passanti. Queste sono le strade che ci piacerebbe riavere, le strade in cui ci piace stare la sera, seduti all’aperto per raccontare storie, le strade in cui diamo vita al gioco, per dire no alle macchinette e ai gratta a vinci che in troppi bar producono solo povertà e dipendenza, le strade che facciamo a tutte le ore del giorno per arrivare da una parte all’altra del quartiere, impiegando a volte un tempo infinito, perché per fortuna, in questo quartiere ci si ferma a parlare. Queste strade le abbiamo percorse in ogni modo, protestando, cantando, camminando, correndo, ballando, per dire che le relazioni sono centrali al nostro modo di convivere, stare insieme, abitare il territorio. Non c’è posto nella Libera Repubblica per dinamiche di rendita, di profitto, di prepotenza.

Libera è una canzone nata grazie a queste relazioni, da un gruppo, una produzione, e da tanti cittadini che si riconoscono nella Libera Repubblica di San Lorenzo. Libera è un aggettivo, è un imperativo, libera è soprattutto una maniera di lottare per riconquistare queste strade.

I Luoghi, le realtà e le persone coinvolte nel video  (in ordine di apparizione):

  • Coloreria Pennesi
  • Palestra Popolare San Lorenzo
  • Macelleria Enrico
  • Communia
  • Rive Gauche
  • G&V Parrucchieri
  • Grande Cocomero
  • Bar dei Sanniti
  • Bar Marani
  • Comitato via dei Sardi
  • Spazio Sociale Volsci 32
  • Zafari Libreria
  • Neuropsichiatria Infantile
  • Sig. Remo Miccio
  • Teatro Valle Occupato
  • Lavanderia Florer Wash
  • Collettivo Gaio Lucilio
  • Pasticceria Paci
  • Giornalaio da Marco
  • Porqui Brasserie
  • Comitato via dei Dalmati

 

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Mezcla Prod

In un mondo del lavoro sempre più spietato e asservito a logiche di prevaricazione e profitto è difficile se non impossibile prendersi cura del proprio desiderio, curarlo, mantenerlo vivo.

Proprio x questo nasce Mezcla.
Mezcla è un collettivo formato da figure professionali che provengono da diversi ambiti dell’audiovisivo che hanno deciso di mettere in condivisione competenze, stimoli, passione e voglia di confrontarsi.
“…
Da questa costante esigenza di confronto nasce la collaborazione con Il Nuovo Cinema Palazzo che negli ultimi due anni è stato per noi punto di riferimento, motivo di stimolo e riparo prezioso…”.

Dentro le mura del Cinema Palazzo sono stati realizzati infatti il videoclip di Andrea Ra “Mr. Vanni”, il reportage ” Lo sguardo rubato” finalista al premio Generazione Reporter indetto da Servizio Pubblico e il videoclip “Libera” dei The Club Swing Band.

 

The Club Swing Band

 

L’amore  fra questo gruppo di Alvito (Fr) e il Cinema Palazzo scoppia nell’Autunno del 2011. Da una semplice mail arrivata alla programmazione in cui  i The Club Swing Band si proponevano per suonare a San Lorenzo.
Da quel giorno non si contano più le volte nelle quali “Le Iene dello Swing” hanno infiammato il palco del Cinema Palazzo.
E sempre loro la canzone “Al Cinema Palazzo” che, sulle note de “Abbasso il Contrabbasso “ di Renato Carosone, hanno scritto per il primo anniversario della liberazione di San Lorenzo dal folle progetto di un “Casinò”.
A novembre del 2012 registrano il loro “Live a Palazzo” ancora con Pepposky, cantante storico del gruppo.
Dal 2013 con Antonio, il nuovo cantante, registrano “Libera” canzone scritta da Marco Iacobone e dedicata a La Libera Repubblica di San Lorenzo, il  nuovo cantiere politico di quartiere.

Antonio Rossi – Voce
Marco Iacobone – Basso e Voce
Nicola D’Alicandro – Chitarra
Diego D’Orazio – Chitarra
Fabio Cianfarani – Sax
Simone Gallo – Trombone
Matteo Maggio – Batteria

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Contatti:

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The Club Swing Band

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