Communia – Spazio di Mutuo Soccorso


Omnia Sunt Communia

Un nuovo progetto per le Ex-Fonderie Bastianelli

progetto

 Cinquecento anni fa, in una situazione tanto diversa quanto simile, i contadini svevi guidati dal predicatore eretico Thomas Muntzer gridavano: Omnia Sunt Communia, tutte le cose sono comuni.  Nell’epoca delle sfrenate privatizzazioni che hanno distrutto la società e individualizzato i nostri lavori e le nostre vite, nell’epoca del liberismo fallito quel grido è tornato con forza a indicare un’altra strada, quella della democrazia radicale, dei beni comuni e della giustizia sociale.

 

 

Una crisi permanente

Mentre la crisi approfondisce i suoi effetti, la politica istituzionale non fa altro che perpetrare misure di austerità, santificando i “mercati” e rendendo sempre più drammatiche le condizioni sociali di gran parte della popolazione.

 

La politica è sempre più sottomessa ai diktat della finanza, al punto da rimescolare gli schieramenti degli ultimi venti anni pur di salvaguardare gli interessi dei poteri forti  e delle grandi banche.

 

Nel frattempo la disoccupazione giovanile sta arrivando al 40%, con i pochi occupati costretti alla precarietà. Il calo drastico di iscrizioni all’università (-4% ogni anno dal 2008!), il numero crescente di licenziamenti e di cassa integrazione, i servizi sociali sempre più ridotti o privatizzati completano il quadro.

 

Finanza e poteri forti a Roma fanno rima con  speculazione immobiliare. Dopo la crescita selvaggia degli ultimi venti anni, a fronte di un’emergenza abitativa esplosiva, si tengono sfitte più di 50.000 case e gli immobili abbandonati di cui Roma è piena subiscono interventi esclusivamente speculativi rivolti ad immobili di lusso… gli unici che non conoscono crisi.

 

Non è un caso che l’esperienza di Communia nasca dentro la campagna di mobilitazione per una nuova finanza pubblica e sociale contro il pagamento del debito e in coordinamento con lo Tsunami Tour, ultima e inedita ondata di occupazioni promosse dai movimenti di lotta per la casa contro la rendita e per il diritto all’abitare. Cemento e finanza due facce della stessa medaglia.

 

 

San Lorenzo è un caso esemplare…

dell’accelerazione delle politiche speculative determinate dall’acuirsi della crisi. Un quartiere in cui da decenni le storiche attività produttive e i suoi abitanti vengono letteralmente espulsi dalle leggi del mercato. La vicinanza con l’università più grande d’Europa, piuttosto che diventare occasione per uno sviluppo urbano e sociale sostenibile, è diventata un’opportunità di profitto e sperimentazione di politiche sociali ghettizzanti.

 

San Lorenzo si è trasformato in un quartiere della “movida”. Un processo speculativo che si è in definitiva abbattuto contro i residenti, ma anche contro gli studenti costretti a pagare 500€ a stanza. Studenti che troviamo, in nero o precari, a servire nei mille locali che aprono e chiudono nel giro di pochi mesi e in alcuni casi con società dalla provenienza poco limpida. I servizi per i residenti e per gli studenti cedono il passo alla potenza del loft e della nuova birreria. E’ ora di invertire la rotta.

 

 

Il 24 aprile abbiamo occupato il complesso delle ex fonderie Bastianelli…

in via dei Sabelli 102-104 rilanciando il progetto Communia in uno stabile di archeologia industriale risalente al 1908, da cui sono stati prodotti importanti monumenti e gran parte dei chiusini stradali della città.

 

Negli scorsi anni la mobilitazione dei cittadini e delle cittadine del territorio è riuscita a fermare il progetto speculativo in atto sullo stabile con cui la nuova proprietà, la Sabelli Trading, voleva costruire tre piani di parcheggi interrati e un palazzo di cinque piani per 54 miniappartamenti di lusso. Il tutto su un terreno di riporto che poggia su una nota falda acquifera che da anni continua a provocare danni alle strutture della zona.

 

Tutto questo avviene nonostante San Lorenzo sia inserito all’interno della “Carta della Qualità”, parte integrante dello stesso Piano Regolatore.

Infatti, prima di rilasciare permessi edilizi  il comune dovrebbe  elaborare il “Progetto Urbano San Lorenzo”,  strumento di pianificazione unitaria per uno sviluppo complessivo del quartiere.

Sono dodici nel complesso i cantieri aperti o in procinto di esserlo a San Lorenzo, alcuni dei quali sono stati già posti sotto sequestro giudiziario (fra questi uno di proprietà di un socio della Sabelli Trading, in Via dei Sardi).

Oltre al blocco della speculazione in atto presso l’ex fonderia Bastianelli, la nostra richiesta si associa a quella dei residenti che chiedono una moratoria su tutte le speculazioni in atto, per decidere, a partire dalla cittadinanza di San Lorenzo, quello di cui questo quartiere necessita.  l’occupazione dell’ex-cinema palazzo e’ un esempio vivo di come e’ possibile fermare la costruzione di un Bingo che nessuno vuole per mettere al suo posto uno spazio di cultura e socialita’ di qualita’.

In tal senso vogliamo valorizzare l’esperienza della Libera Repubblica di San Lorenzo, a cui aderiamo con entusiasmo, che cerca di trasformare l’impegno dei cittadini in un progetto di governo partecipato attraverso forme di democrazia radicale.

 

Chi e cosa è Communia?

Abbiamo preso esempio da chi ha occupato teatri e cinema dismessi per ridare un senso alla parola cultura; da chi, licenziato, prova ad autogestire la propria fabbrica dimostrando di poter lavorare anche senza padroni; da chi ha impedito in prima persona la costruzione di nuovi nocivi inceneritori, da chi ha occupato la propria scuola o facoltà per renderla accessibile a tutti e tutte, da chi sfrattato occupa le case tenute sfitte dai grandi costruttori romani.

Siamo un collettivo di studenti e studentesse, lavoratrici precarie, disoccupati e disoccupate. Abbiamo deciso di puntare alla ri_pubblicizzazione di uno spazio per sottrarlo alla logica della speculazione  in cui è immersa la nostra città. Uno spazio in cui sperimentare un diverso modo di vivere la socialità, aperto a tutte quelle soggettività sfruttate, discriminate o lasciate sole con le proprie oppressioni, a partire dalle donne e dai movimenti Lgbt.

 

Uno spazio in cui “adottare la lotta dell’altro”, dove ridare senso alla parola democrazia per rimetterla in mano al 99% della popolazione i cui diritti sono calpestati dall’arroganza dell’1% che detiene i soldi e il potere. Come? Attraverso la moltiplicazione di un nuovo movimento capace di costruire solidarietà concreta e servizi pubblici autogestiti per rompere l’isolamento della precarietà e costruire un futuro diverso.

 

Noi lo chiamiamo mutuo soccorso, contro la crisi e la precarieta’. Rivendicare diritti e insieme ricostruirli dal basso, per dimostrare che un’alternativa alla privatizzazione e all’austerity cresce concretamente insieme al rifiuto del liberismo e all’emergenza sociale che ci ha imposto.

 

I progetti di mutuo soccorso

 

– tutti i giorni dalle 8.30 fino alle 24

– ogni lunedì/mercoledì/venerdì dalle 16.30 alle 18.30

Da anni il sistema di formazione pubblico è definanziato e dequalificato e la sua importanza come luogo di crescita è quotidianamente messa in discussione dalla logica del profitto.

Ogni giorno nelle scuole e nelle università genitori e student* si ritrovano a combattere contro la mancanza di tempi pieni, di servizi, mense e spazi adeguati dove poter studiare e condividere saperi e cultura, per non parlare delle ingenti spese per l’acquisto di testi e dispense. Un ricatto economico continuo, dalle scuole all’università, la cui conseguenza è il tanto stupefacente calo di iscrizioni a un’istituzione, quella universitaria, sempre più cara e sempre meno utile (vedi i dati Almalaurea e Istat sulla disoccupazione dei neolaureati e sul crollo dei redditi).

Noi studenti e studentesse universitarie viviamo ogni giorno sulla nostra pelle questa precarietà di vita e di studio e proprio per questo è nata l’esigenza di realizzare all’interno di Communia il progetto ShareWood aula studio, biblioteca e copisteria autogestita, un luogo sempre aperto per studiare, dove cercare il proprio libro di testo e fotocopiarlo gratuitamente combattendo concretamente la logica del copyright sulla cultura.

Il progetto Pop_Scuola gratuita e popolare è secondo noi la risposta necessaria ai tagli che stanno massacrando la scuola pubblica:ripetizioni, aiuto studio, corsi di lingua sono le attività già partite rivolte a studenti e famiglie che non possono permettersi scuole o ripetizioni private, sempre più necessarie per potere proseguire gli studi.

 

SPORTELLO LEGALE – ogni mercoledì dalle 20 alle 22

Lo sportello legale, è uno strumento di mutuo soccorso e di consulenza legale gratuita composto da giovani avvocati e neolaureati in giurisprudenza che hanno deciso di mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze. Lo sportello è aperto a tutti  gli abitanti del quartiere per fornire un orientamento e  per affrontare collettivamente piccoli e grandi questioni quotidiane in materia civile, penale e amministrativa a cominciare dalle vertenze con i propri padroni di casa.

 

SPORTELLO DI CONSULENZA PSICOLOGICA E PSICOLOGIA SOCIALE – ogni martedì dalle 16 alle 20

Lo sportello di consulenza psicologica e psicologia sociale è un servizio di consulenza gratuita; è composto da psicologi e psicoterapeuti con diverse esperienze formative e lavorative. Lo sportello, aperto a tutti gli abitanti del quartiere, ha l’obiettivo di fornire un servizio di ascolto e accoglienza per far fronte alle difficoltà psicologiche delle persone e di fronteggiare e prevenire il disagio psicosociale (disoccupazione, mobbing, discriminazione, bullismo, ecc.). I servizi offerti riguardano il sostegno psicologico a individui, gruppi e famiglie, l’orientamento ai servizi presenti sul territorio, la creazione di gruppi psicopedagogici per bambini e adolescenti e l’organizzazione d’incontri dedicati al potenziamento dell’autostima, dell’assertività, della capacità di gestire le proprie emozioni e delle competenze genitoriali.

 

SPORTELLO LAVORO

I tagli e l’instabilità sul posto di lavoro rappresentano una condizione comune. Questi oltre a gravare sulla quotidianità degli individui, non permettono di potersi avvalere di strumenti di contrasto idonei. Lo sportello e’ composto da esperti consulenti del lavoro ed avvocati che possono offrire consulenza ed assistenza legale in caso di vertenza. Sportello del lavoro anche per mettere in rete esperienze che connettano energie e attivino meccanismi di resistenza collettiva contro la precarietà.

 

SPORT POPOLARE 

Negli spazi dell’ex Fonderia intendiamo moltiplicare i progetti e laboratori di sport popolare accessibile a tutti che in questo quartiere sono sorti grazie all’esperienza della Palestra Popolare San Lorenzo. La nostra idea è di mettere in relazione queste esperienze e ampliare le possibilità dei cittadini del quartiere di praticare attività sportive a prezzi realmente accessibili.

In pochissimo tempo negli spazi dell’ex teatro allo scalo si sono attivati corsi di Yoga, Ginnastica dolce, autodifesa, Kung fu eTai chi.

 

ARTES SUNT COMMUNIA

E’ la risposta che diamo alla politica dei tagli alla cultura per la quale pianificazione, investimento e formazione sono sacrificati in nome della speculazione: una logica che viene brillantemente esplicata dalle tristi parole del ministro Tremonti, “con la cultura non si mangia”. Una logica che negli spazi delle ex Fonderie Bastianelli vogliamo cercare di ribaltare, dando vita a laboratori e progetti culturali autorganizzati, che in parte cercano di rispondere all’esigenza collettiva di una produzione artistica che non sia misurata in termini di spendibilità sul mercato e di una fruizione gratuita e inclusiva di ogni fascia sociale.

 

Gli spazi diversificati dell’ex Fonderia sono stati fin dal primo momento reinventati perché offrissero una serie di servizi e ospitassero eventi culturali e progetti veri e propri, come il neonato COmmunia COnnection PROject.

 

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È un progetto che attraverso esposizioni, laboratori, rassegne e cicli di incontri si propone di riattivare dal basso una cultura libera, indipendente e bene comune. Sul modello dell’esperienza americana dell’Anacostia Community Museum, il . prevede uno spazio permanentemente dedicato alla storia e alla vita del quartiere che attraversa, San Lorenzo. Mettendo in relazione i desideri e le storie dei residenti con le varie forme dell’arte contemporanea si attraverserà la memoria e l’identità del luogo tutelandola e diffondendola.

 

Nonostante siano comunque ancora necessari dei lavori di riqualificazione funzionale di questi spazi, crediamo che lo stabile dell’ex Fonderia Bastianelli possa essere uno spazio di cultura e suggestioni e che per questo debba essere valorizzato. Tra le numerose proposte che rientrano in questo tipo di lavoro culturale, alcune si sono rapidamente trasformate in veri e propri progetti che sono attualmente in funzione:

 

Spazio espositivo interdisciplinare

Le pareti di una parte dello stabile ospitano ad oggi una mostra permanente sulla memoria storica dell’ex Fonderia, sulla sua attualità e sulle lotte dei comitati di quartiere per la salvaguardia degli edifici di archeologia industriale. Una mostra che è stata la prima iniziativa del progetto . e che tuttora rappresenta un work in progress, essendo ben 12 gli edifici di questo quartiere censiti nella Carta di Qualità e su cui sono in atto biechi piani di speculazione edilizia.

Oltre alla mostra permanente, sono spesso previste esposizioni temporanee d’arte (nelle sue più svariate accezioni), non ultima l’expo di Hogre che ha scelto Communia per presentare i suoi ultimi lavori su tela.

 

Laboratorio di video-making

Un corso che mira a fornire le conoscenze di base per imparare a utilizzare con consapevolezza videocamera e software di montaggio, con un’attenzione particolare al linguaggio documentaristico. Ma anche un laboratorio pratico permanente, con uscite sul campo e la realizzazione collettiva di video e documentari che avranno un focus sul quartiere e sulle questioni che ci riguardano da vicino. Una vera e propria fucina di idee e sperimentazioni che intende diventare un piccolo punto di riferimento a San Lorenzo.

 

Cineforum tematici

Una saletta multimediale, un teatro che all’occasione diventa cinema, un cortile che accoglie il cinema all’aperto. Gli spazi di Communia si trovano spesso ad ospitare proiezioni e rassegne cinematografiche, discussioni e cineforum dedicati a temi di attualità o di interesse collettivo, sociale o semplicemente artistico. Questo perché riteniamo che il cinema possa essere – sia attraverso la fruizione consapevole delle sue opere, sia attraverso l’uso attivo ed espressivo del suo linguaggio – anche strumento di un percorso di crescita, di trasformazione individuale e di intervento sociale.

 

Atelier di costruzione e arredo con materiali da riciclo

Abbiamo coniugato la necessità di fornire gli spazi di Communia di mobili funzionali con quella di riciclare materie destinate alla discarica: alluminio, legno, plastica polietilene, costruzione di compostiere per l’organico. Il riciclo intelligente evita di produrre CO2 e permette di trasformare materiali in altri oggetti con dei semplici passaggi, che si tratti di un mobile o di un oggetto di arredo. La collaborazione fra Communia e i comitati contro gli inceneritori e le discariche fa delle fonderie uno spazio in cui discutere della gestione dei rifiuti di Roma, ragionamenti resi necessari oltre il raccordo ma scardamente affrontati in città.

 

Libreria della bibliodiversità

Non è solo una semplice libreria ma un progetto politico e culturale che oltre ad essere fonte di formazione e diffusione culturale vuole agire in maniera libera e indipendente all’interno del settore editoriale, facendone emergere le contraddizioni.
In opposizione a un mercato oligopolistico che controlla l’intera filiera del libro, determinando così l’intero panorama culturale, per bibliodiversità si intende la valorizzazione delle diversità editoriali tramite il sostegno alla piccola e media editoria secondo un’ottica di mutuo soccorso tra editori e librerie indipendenti.
Il progetto è legato a doppio filo con la costruzione del Festival di Letteraria, rivista di letteratura sociale, rifondata da Stefano Tassinati ed edita dalle Edizioni Alegre, che propone una rassegna dedicata alle forme della letteratura resistente a cui hanno già aderito diversi scrittori italiani come Wu Ming 1, Pino Cacucci, Giancarlo Lucarelli, Maria Rosa Cutrufelli, Bruno Arpaia.

 

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