NON VI DOBBIAMO NULLA, NON VI PAGHEREMO NULLA! Alternative e strategie contro il debito e l'austerità

di Chiara Filoni- RiD
28 febbraio 13
Il terzo incontro del network internazionale delle iniziative di audit cittadino del debito (ICAN- International Citizen Debt Audit) si è svolto a Salonicco, dal 15 al 18 febbraio 2013. La scelta della Grecia non è certo stata arbitraria. Questo paese è diventato da qualche anno ormai l'epicentro di attacchi sistematici verso la popolazione in nome del ripagamento di un debito largamente illegittimo, attacchi che non fanno altro che minare i diritti fondamentali di questa popolazione. Per questa ragione una delegazione europea di attivisti/e provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Belgio, Germania si è recata prima a Salonicco e poi ad Atene, per incontrare i comitati greci di audit del debito e per discutere con loro e con alcuni movimenti sociali in merito alle alternative e alle strategie da mettere in pratica per contrastare il debito, le misure di austerità e le politiche liberali europee. Le prime tre giornate a Salonicco si sono dedicate ad un giro di tavola sulla situazione debitoria e di audit del debito in ciascun paese, per poi passare alle parti più operative, prima tra tutti la definizione di “debito illegittimo”. La discussione ha evidenziato come non esista una definizione univoca di debito illegittimo, la quale si dovrebbe invece declinare a seconda dei contesti e delle lotte. Tuttavia, un largo consenso si è avuto riguardo alla necessità di delineare una cornice intorno a questa nozione, dal momento che essa include quella di debito illegale (ovverosia quello che viola le leggi), ma è molto più ampia ed ha un significato politico (un debito che non è andato in favore dell'interesse generale può aver seguito delle procedure di contrattazione perfettamente legali, ma può essere considerato illegittimo in merito a delle considerazioni politiche e solo in seconda istanza legali). L'accordo si è stabilito anche in merito all'utilizzo della nozione di debito illegittimo come elemento di mobilizzazione sociale, ai messaggi, alle strategie e alle attività comuni da portare avanti. Si è anche discusso dei metodi di comunicazione e di educazione popolari, così indispensabili per coinvolgere un pubblico sempre più vasto intorno ad una tematica di non sempre facile comprensione. Questo tipo di incontri conferma l'importanza dello scambio di idee sulle pratiche e gli strumenti per le campagne di mobilitazione. Si è anche finalizzata la forma e i contenuti del sito di ICAN creato da pochissimo (http://www.citizen-audit.net/), nonché l'utilizzo che ne sarà fatto. In ultimo si è discusso della relazione tra ICAN e le altre reti di resistenza e il calendario delle mobilitazioni per il prossimo futuro, tra cui il 27 febbraio (l'anniversario degli accordi di Londra quando parte del debito tedesco venne cancellato), l'8 marzo, il 13-14 marzo, giornata di mobilitazione contro il Summit Europeo di Primavera e il Social Forum Mondiale (26-30 marzo). Ogni giornata si è chiusa poi con con un evento pubblico in cui si è discusso di alcune tematiche legate al debito: durante la serata del 15 febbraio, si è parlato delle premesse per l'annullamento del debito pubblico, il 16 di privatizzazioni, riforme del lavoro e salvataggi bancari e infine il 17 del legame tra debito e disuguaglianze, con un'enfasi particolare sui fenomeni del fascismo, del razzismo e del patriarcato. I video di queste conferenze saranno presto disponibili sul sito di ICAN. La delegazione a Salonicco ha anche incontrato una rappresentante del collettivo “Donne contro l'austerità”, “l'iniziativa 136” (movimento cittadino che lotta per la pubblicizzazione e la socializzazione dell'acqua), la fabbrica autogestita Vio.Me (qui il link all'articolo http://www.perunanuovafinanzapubblica.it/news/grecia-la-fabbrica-salvata-dagli-operai) e una testimonianza della lotta contro lo sfruttamento minerario da parte di un'azienda canadese, la Eldorado Gold a Halkidiki, il centro sociale “Mikropolis”. Lo scopo di questi incontri era infatti quello di scambiare e socializzare differenti esperienze di lotta e di unire la nostra battaglia sul debito alle loro battaglie, sostenendole e dando loro la nostra solidarietà anche per mezzo di un documentario che potesse legare tra loro le diverse lotte e pratiche di resistenza che attualmente vengono portate avanti in Grecia. Per questo motivo, per tutti gli incontri precedentemente descritti e per quelli cui si riferirà qui di seguito, a breve saranno disponibili sul sito di ICAN le interviste assemblate in un unico documentario e degli articoli sui singoli casi. Dal 19 al 22 febbraio ad Atene una delegazione più ristretta ha incontrato: la piattaforma “Solidarietà per tutti” creata da alcuni membri di Syriza (che sostiene molte iniziative di solidarietà in città); Javed Aslam (Presidente della Comunità Palestinese); Lefteris Charalampopoulos (giornalista della rivista indipendente «Unfollow», che è stato minacciato dopo la stesura di un articolo su un affare di contrabbando di petrolio che coinvolgeva il Presidente del Consiglio); Vicky Maglara (ex lavoratrice della casa editrice «Liberi», i/le cui lavoratori/lavoratrici non sono stati/e pagati/e negli ultimi otto mesi di lavoro prima che il direttore abbandonasse l'azienda); una scuola in difficoltà a Pireo; Akis Orphanos (membro del sindacato dei lavoratori del cantiere navale di Skaramaga, obbligati a lavorare 4 giorni al mese senza poter beneficiare del sussidio di disoccupazione); una delegazione di professori membri di una federazione contro il fascismo nelle scuole; Giannis Rahiotis (avvocato di alcuni attivisti torturati in prigione); Koutsoumpa Despina (membro del sindacato dei funzionari); Capetanopoulos Petros (accusato di furto dopo essersi opposto alla violenza di alcuni poliziotti contro un immigrato). La delegazione ha anche partecipato allo sciopero generale del 20 febbraio per il ripristino dei contratti collettivi nazionali (che in Grecia ha riguardato tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore pubblico). In breve, tutti questi incontri ci hanno confermato quanto veloci e distruttivi siano stati la crisi del debito e le relative misure di austerità in Grecia. Tuttavia, ci hanno anche dimostrato che le iniziative di resistenza esistono e sono tante, ma perché siano forti serve sostenerle anche al di là dei confini nazionali. Come ci ha detto Koutsoumpa Despina, una delle protagoniste dei nostri incontri: “La nostra sola speranza è che le genti si battano per i loro diritti anche altrove in Europa”.

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