Roma, gli inquilini di Via dei Corsi: "Giù le mani dalle nostre case!"
Si è tenuta questa mattina nel quartiere di San Lorenzo a Roma una conferenza stampa degli inquilini delle case popolari di Via dei Corsi, che hanno voluto denunciare la vergognosa messa in vendita delle loro abitazioni da parte dell'ATER (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale) a prezzi di mercato.
Tutto questo è possibile grazie alla modifica apportata nel 2003 (all'epoca il Presidente della Regione Lazio era Storace) alla legge 12/99 (comma 2 dbis dell’art. 10), in forza della quale l’Ater può speculare anche su immobili demaniali come, appunto, quelli di San Lorenzo.
Le palazzine di Via dei Corsi sono state costruite fra il 1945 e il 1947 tramite fondi americani destinati allo Stato italiano, come risarcimento per il bombardamento del 1943. Nel dicembre del 1947 sono stati assegnati tutti gli appartamenti alle famiglie che ancora oggi ci vivono.
“Viviamo in queste case da oltre sessantanni, quando siamo entrati nel '47 erano in condizioni disastrose. Le abbiamo sistemate noi con le nostre mani: abbiamo portato il gas, gli impianti, i bagni e adesso ci chiedono 250 mila euro per un appartamento di 50mq. Sono dei vigliacchi!” dichiara Rinaldo.
Sono circa settanta gli inquilini scesi in strada per la conferenza stampa, soprattutto donne e tutti anziani. Sono tutte e tutti indignate ed agguerriti. Si sentono presi in giro, apostrofano i dirigenti dell'Ater e della Regione come dei “vigliacchi” e dei “prepotenti”.
La signora Loredana, della palazzina num. 4, ci spiega che “in queste case vivono soprattutto persone fra i 60 e i 90 anni, operai, impiegati e pensionati. Per noi è impossibile pagare le nostre case a questi prezzi di mercato.” Impossibile anche la richiesta di un mutuo alle banche, come spiega chiaramente la signora Cesira: “Io prendo 1200 euro al mese e sono fra quelle che sta meglio. Ma chi ce lo da un mutuo a noi? Se chiedi 10mila euro ad una banca non te li danno manco se t'ammazzi! Figuriamoci queste cifre che ci chiede l'Ater.”
Chiarissima dunque la richiesta dei residenti, che chiedono che le loro case tornino a far parte dell'edilizia popolare e dunque possano essere comprate a prezzi agevolati e non a prezzi di mercato.
Presente alla conferenza stampa anche Rino Fabiano, Consigliere del III Municipio e abitante di San Lorenzo, che da subito si è mobilitato in favore degli inquilini e contro il ricatto dell'Ater.
“Abbiamo chiesto l'apertura di un tavolo di confronto fra la Regione Lazio, l'Ater e gli inquilini di Via dei Corsi, in modo da poter chiarire la vicenda relativa alla vendita delle loro case. Attendiamo la nuova giunta regionale per vedere come si comporterà in merito. Da parte nostra, noi continueremo a difendere i cittadini nelle loro battaglie.”
Non hanno assolutamente intenzione di cedere ai ricatti dell'Ater gli abitanti di Via dei Corsi che annunciano il proseguimento della loro mobilitazione anche per la prossima settimana. Lunedì mattina alle ore 9 si ritroveranno per un sit-in davanti al Consiglio Regionale del Lazio alla Pisana e Martedì mattina si presenteranno tutti ad un incontro con il Presidente dell'Ater.
A sottolineare con chiarezza la determinazione degli inquilini ci pensano infine Violetta e Cesira: “Abitiamo qui da sempre, ci stanno facendo un atto di prepotenza. Ma noi da qui non ce ne andiamo!”
Giorgio Sestili – www.rivoltaildebito.org
Tutto questo è possibile grazie alla modifica apportata nel 2003 (all'epoca il Presidente della Regione Lazio era Storace) alla legge 12/99 (comma 2 dbis dell’art. 10), in forza della quale l’Ater può speculare anche su immobili demaniali come, appunto, quelli di San Lorenzo.
Le palazzine di Via dei Corsi sono state costruite fra il 1945 e il 1947 tramite fondi americani destinati allo Stato italiano, come risarcimento per il bombardamento del 1943. Nel dicembre del 1947 sono stati assegnati tutti gli appartamenti alle famiglie che ancora oggi ci vivono.
“Viviamo in queste case da oltre sessantanni, quando siamo entrati nel '47 erano in condizioni disastrose. Le abbiamo sistemate noi con le nostre mani: abbiamo portato il gas, gli impianti, i bagni e adesso ci chiedono 250 mila euro per un appartamento di 50mq. Sono dei vigliacchi!” dichiara Rinaldo.
Sono circa settanta gli inquilini scesi in strada per la conferenza stampa, soprattutto donne e tutti anziani. Sono tutte e tutti indignate ed agguerriti. Si sentono presi in giro, apostrofano i dirigenti dell'Ater e della Regione come dei “vigliacchi” e dei “prepotenti”.
La signora Loredana, della palazzina num. 4, ci spiega che “in queste case vivono soprattutto persone fra i 60 e i 90 anni, operai, impiegati e pensionati. Per noi è impossibile pagare le nostre case a questi prezzi di mercato.” Impossibile anche la richiesta di un mutuo alle banche, come spiega chiaramente la signora Cesira: “Io prendo 1200 euro al mese e sono fra quelle che sta meglio. Ma chi ce lo da un mutuo a noi? Se chiedi 10mila euro ad una banca non te li danno manco se t'ammazzi! Figuriamoci queste cifre che ci chiede l'Ater.”
Chiarissima dunque la richiesta dei residenti, che chiedono che le loro case tornino a far parte dell'edilizia popolare e dunque possano essere comprate a prezzi agevolati e non a prezzi di mercato.
Presente alla conferenza stampa anche Rino Fabiano, Consigliere del III Municipio e abitante di San Lorenzo, che da subito si è mobilitato in favore degli inquilini e contro il ricatto dell'Ater.
“Abbiamo chiesto l'apertura di un tavolo di confronto fra la Regione Lazio, l'Ater e gli inquilini di Via dei Corsi, in modo da poter chiarire la vicenda relativa alla vendita delle loro case. Attendiamo la nuova giunta regionale per vedere come si comporterà in merito. Da parte nostra, noi continueremo a difendere i cittadini nelle loro battaglie.”
Non hanno assolutamente intenzione di cedere ai ricatti dell'Ater gli abitanti di Via dei Corsi che annunciano il proseguimento della loro mobilitazione anche per la prossima settimana. Lunedì mattina alle ore 9 si ritroveranno per un sit-in davanti al Consiglio Regionale del Lazio alla Pisana e Martedì mattina si presenteranno tutti ad un incontro con il Presidente dell'Ater.
A sottolineare con chiarezza la determinazione degli inquilini ci pensano infine Violetta e Cesira: “Abitiamo qui da sempre, ci stanno facendo un atto di prepotenza. Ma noi da qui non ce ne andiamo!”
Giorgio Sestili – www.rivoltaildebito.org